02 Maggio 2024
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microclima stress termico

Consulenza sicurezza luoghi di lavoro e materie correlate
scritto da Francesco Balsotti il 16-01-2018 15:23
Microclima e Stress termico dei cosiddetti ambienti "severi" (caldi e freddi).
Con il termine "microclima" si intende una serie di parametri fisici che caratterizzano i luoghi di lavoro.

I principali fattori che influenzano il microclima sono la temperatura, l´umidità relativa, la temperatura media radiante e la velocità dell´aria.
Questi i parametri che modificano la percezione dell´ambiente in esame da parte dei lavoratori ed è sul loro controllo che ci si attivano le misure dio prevenzione e protezione finalizzate al miglioramento del comfort termico.
Le condizioni microclimatiche possono essere diverse in funzione di:
• ciclo produttivo (produzioni legate a temperature particolari);
• caratteristiche ambientali (lavori in sotterraneo, in altura ecc.);
• caratteristiche strutturali dei luoghi di lavoro (materiali costruttivi, loro proprietà termiche, ecc.);
• impianti utilizzati per controllare le condizioni climatiche (ventilatori, condizionatori ecc.).
La norma obbliga il datore di lavoro a prevedere la tutela del benessere del lavoratore in senso globale; in questo modo, oltre ai fattori di rischio di tipo tradizionale, l´attenzione deve essere posta anche sui fattori di rischio "ergonomici", i quali influiscono sul benessere psicofisico del lavoratore.
Le condizioni microclimatiche rientrano tra fattori ergonomici.

Definizioni.
Ambiente Moderato : luogo di lavoro nel quale non esistono specifiche esigenze produttive che, vincolando uno o più degli altri principali parametri microclimatici (principalmente temperatura dell´aria, ma anche umidità relativa, velocità dell´aria, temperatura radiante e resistenza termica del vestiario), impediscano il raggiungimento del confort.

• Ambiente Severo : viene definito ―severo‖ un ambiente termico nel quale specifiche ed ineludibili esigenze produttive (vicinanza a forni ceramici o fusori, accesso a celle frigo o in ambienti legati al ciclo alimentare del freddo, ecc.) o condizioni climatiche esterne in lavorazioni effettuate all´aperto: in agricoltura, in edilizia, nei cantieri di cava, nelle opere di realizzazione e manutenzione delle strade, ecc.) determinano la presenza di parametri termoigrometrici stressanti.
In tali ambienti il sistema di termoregolazione dell´organismo umano è sottoposto ad un impegno gravoso al fine di mantenere il necessario equilibrio termico (omeotermia). Accanto al controllo dei parametri termo-igrometrici ambientali e dei parametri soggettivi dell´individuo (metabolismo e indice del vestiario) è importante la conoscenza dei meccanismi fisiologici della termoregolazione e della loro continuità con le patologie da alte e basse temperature.
Le condizioni microclimatiche estreme di tali ambienti possono essere dovute ad ineludibili esigenze produttive (vicinanza a forni ceramici o fusori, accesso a celle frigo o in ambienti legati al ciclo alimentare del freddo) o alle condizioni climatiche esterne per le lavorazioni effettuate all´aperto (in agricoltura, nei cantieri all´aperto, nella realizzazione e manutenzione delle strade).
Lavori pesanti in ambienti severi caldi sottopongono il sistema cardiovascolare a notevoli condizioni di sforzo, che possono causare il cosiddetto colpo di calore.


Per gli ambienti di tipo severo freddo il rischio è rappresentato dal possibile insorgere di uno stato di ipotermia, che può determinare anche conseguenze letali.
Riferimenti: D.Lgs. 81/08 – Testo Unico sulla Salute e Sicurezza sul Lavoro, (Allegato IV; requisiti dei luoghi di lavoro), 1. Ambienti di lavoro, 1.9 Microclima.
La misurazione e la valutazione di un ambiente da un punto di vista microclimatico richiede delle azioni preliminari, al fine di ottenere dei risultati significativi; ciò riguarda tutte le tipologie di ambiente, ovvero sia quelli moderati che quelli severi (caldi e freddi).
Al fine di ottimizzare i tempi di campionamento e l´efficacia dello stesso è consigliabile effettuare un sopralluogo preliminare negli ambienti da monitorare in modo da individuare i parametri che possono avere influenza sul comfort degli occupanti. In particolare prima di procedere alle misure si consiglia di verificare:

• l´esposizione degli ambienti rispetto al sole;
• l´eventuale presenza di sorgenti radianti (stufe, fonti di riscaldamento localizzato ecc.);
• la tipologia dell´attività lavorativa effettivamente svolta;
• la tipologia degli impianti di termoventilazione e il loro stato di manutenzione;
• la presenza di eventuali disomogeneità temporali che possano influire sulle condizioni microclimatiche (diverso utilizzo degli impianti nei giorni della settimana, peculiarità stagionali ecc.).

Prima di effettuare ogni singola misura è necessario attendere un periodo di tempo adeguato, onde tenere conto del tempo di risposta del globotermometro. Solitamente questo periodo corrisponde a 20 minuti, tempo necessario affinché la temperatura dell´involucro sferico, dell´aria contenutavi e della sonda termometrica interna abbiano lo stesso valore. E´ necessario comunque verificare questo tempo di attesa con le istruzioni fornite con la strumentazione utilizzata.
La durata delle misurazioni deve essere tale che i valori ricavati abbiamo una significatività dal punto di vista statistico e siano quindi rappresentativi delle condizioni dell´ambiente monitorato. Bisogna, inoltre, tenere conto della variabilità giornaliera e stagionale delle condizioni microclimatiche; in prima approssimazione è consigliabile verificare le condizioni estreme (estate e inverno).

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